Lo studio ottiene un’altra vittoria in Cassazione in materia di esposti all’amianto.

raffineria

Il nostro studio sin dal 2002 assiste lavoratori che nel tempo sono stati esposti a fibre di amianto.

Come è noto, l’esposizione prolungata aumenta marcatamente il rischio di contrarre una malattia  asbesto correlata: si tratta di un tumore molto grave che, in alcuni casi,  può determinare anche la morte.

Il Legislatore italiano  è intervenuto  in materia con la legge  27/3/1992 n. 257 in attuazione di direttive comunitarie, disponendo e incentivando  la dismissione della produzione e del commercio dell’amianto e dei prodotti derivati e  introducendo  una serie di benefici per i lavoratori esposti che, sostanzialmente, consistono in un incremento contributivo  al fine di andare  in pensione in tempi anticipati rispetto a quelli ordinari.

Nel 2003 è intervenuta una nuova normativa che ha previsto  per alcune ipotesi  l’obbligo di presentare una nuova domanda all’INAIL.

Nel caso da noi seguito,  la Sesta Sezione della Cassazione, con ordinanza  pubblicata in data 30.5.2018, ha  cassato con rinvio una decisione della Corte di Appello di Palermo che aveva rigettato il ricorso di un lavoratore dell’Enichem di Gela  per intervenuta decadenza per non avere presentato nuova domanda a seguito della riforma del 2003.

La Suprema Corte ha ribadito  il principio di diritto secondo cui “ il termine di decadenza non si applica nei confronti di chi abbia diritto all’applicazione della disciplina di cui all’art. 13, comma 8, 1. n. 257/1992, precedente all’entrata in vigore delle modifiche apportate dall’art. 47, comma 1, d.l. n. 269/2003 (conv. con 1. n. 326/2003), vale a dire non solo a quanti abbiano ottenuto sentenze favorevoli o abbiano effettuato domanda di pensionamento all’INPS prima del 2.10.2003, ma anche a quanti abbiano effettuato domanda di accertamento dell’esposizione all’INAIL o, a fortiori, abbiano ottenuto la certificazione attestante detta esposizione e altresì a quanti, a prescindere da qualsiasi domanda giudiziaria o amministrativa, abbiano maturato il trattamento pensionistico prima dell’anzidetta data”.

Il successo è frutto di una collaborazione tra due diversi team di avvocati: uno del nostro studio, coordinato  dall’Avv. Laura Cacciatore, e l’altro  dello studio legale dell’Avv. Fabio Fargetta del Foro di Gela.

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Studio Legale che opera prevalentemente nei settori del diritto amministrativo e del lavoro
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